Ho lasciato che questa giornata passasse, che il sole s'adagiasse tra una casa e un'altra, osservando e chiedendomi come il lento scorrere di questa data dedicata alle donne portasse con se gli auguri, per chi e da chi....
Vogliamo essere considerate donne ogni giorno, eppure rivendichiamo con forza gli auguri e i regali in questa giornata che fonda le sue radici molto più a fondo di una pianta di mimosa. Un fiore, tra l'altro, tra i più delicati, bellissimo, leggero e così colorato, ma pur sempre delicato, e poco duraturo, senza accenno di profumo ...
Il mio pensiero di oggi naviga i mari e sorvola le terre che portano al di sotto della linea dell'equatore. In Malawi ho conosciuto donne straordinarie e la loro immagine quotidiana non mi ha mai abbandonato in tutti questi anni di lontananza.
Le ritrovi a bordo della strada, mentre tu passi veloce con l'automobile, e loro, invece, senza fretta, tornano a casa dopo un'intensa giornata di lavoro. Lo capisci perchè sul capo portano chi un secchio pieno d'acqua, chi una fascina di legna, chi invece un sacco di farina. E nonostante questo non rinunciano ad essere mamme dei loro piccoli, che portano in grembo o accovacciati sulla schiena. Sono i più piccolini, di una più numerosa prole, che noi spesso non comprendiamo.
Ritrovi queste donne ferme, sedute sotto un albero della savana, mentre allattano i loro piccini, e non c'è nulla di più bello.
Dedico gli auguri a loro. Anche a quelle donne, soprattutto giovani ragazze che marciano per chilometri per raggiungere il dispensario più vicino. Lì partoriscono, senza lasciar troppo trasparire il dolore, e poche ore dopo sono già sulla via del ritorno. Oppure lì vanno per curarsi e far curare chi per loro è più caro.
Dedico questo mio post anche a quelle donne che vendono il loro corpo per strada. Costrette o no, assuefatte da una situazione che stenta a migliorare o consapevoli della loro scelta.... C'è speranza anche per loro....
Dedico gli auguri a tutte quelle bambine, neonate o già grandicelle, che forse non sanno, ma saranno proprio loro a decidere il futuro della loro terra; una terra che fonda le sue radici in una cultura ancestrale matriarcale .... l'Africa è donna!!!!
Dedico infine questo post a delle donne che nonostante indossino un velo sopra la testa e un abito color della cenere, non dimenticano di essere in un posto screziato d'azzurro e di giallo intenso, di verde dei campi ... Loro sanno che il sangue che ogni giorno viene versato è di un rosso rubino, e che la notte è più nera della pelle ... Eppure non dimenticano che il sole, il giorno dopo, non smette mai di sorgere un'altra volta.... E per questo si rimboccano sempre le maniche...
In Malawi donna si dice "Amay" ... Amayi, l'Africa.... la amai, e la amo tutt'ora questa terra meravigliosa....
lau
Chi siamo
Ciao, siamo Giacomo e Laura, due ragazzi che vivono a Senna Comasco, in provincia di Como.
A luglio il "nostro" aereo partirà per il Malawi, per un'esperienza missionaria presso le suore Sacramentine. Per Giacomo è la prima esperienza, per Laura invece, sarebbe la quarta volta ...
Non vogliamo andar giù a mani vuote, e non vogliamo nemmeno andare "da soli": vivere un'esperienza del genere senza poterla condividere con i nostri amici non avrebbe senso.
Ecco perchè questo blog. Ecco perchè l'idea del progetto Luluza Malawi... Buon viaggio, insieme a noi....
Che tempo fa a Monkey Bay
martedì 8 marzo 2011
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